Share Everest 2008: missione compiuta!

Ce l’hanno fatta. Da oggi il nuovo sensore meteo invierà a cadenza oraria informazioni scientifiche preziosissime ai maggiori centri di ricerca del mondo. Un progetto completamente italiano condotto egregiamente da un team di persone preparate e caparbie.

Ho assistito ai test che confermano la corretta trasmissione dei dati raccolti dalla nuova stazione meteo di South Col, a 8000 metri di altitudine: difficile descrivere l’esplosione di gioia della crew, un coro fragoroso di applausi e grida che ha unito idealmente il personale che opera qui in Italia con i membri della spedizione che si trovano sulle pendici dell’Everest. Ora va realizzata la trasmissione delle immagini in diretta, e stavolta c’è una piccola parte di lavoro anche per me. Incrociamo le dita!

Ecco il comunicato stampa che annuncia lo straordinario evento:

Comunicato stampa

n. 008 del 15 maggio 2008

IMPRESA SCIENTIFICA ITALIANA SULL’EVEREST: INSTALLATA LA STAZIONE METEO PIU’ ALTA DEL MONDO. ECCO I PRIMI DATI

LOBUCHE, Nepal – E’ una data memorabile quella odierna per la scienza e per l’alpinismo italiani. Nel mezzo di una violenta bufera, gli alpinisti italiani Silvio Mondinelli, Marco Confortola e Michele Enzio hanno installato una stazione meteorologica a Colle Sud, a 8.000 metri di quota, senza l’utilizzo di ossigeno. La stazione – in assoluto la più alta del mondo – sta inviando da qualche minuto, dall’alto del Monte Everest, dati unici e preziosissimi sull’atmosfera terrestre. Un’impresa eccezionale, condotta nell’ambito della spedizione alpinistico-scientifica SHARE Everest 2008, guidata da Agostino Da Polenza, capo spedizione e Presidente del Comitato EvK2Cnr.

L’operazione conclusa pochi minuti fa sul versante nepalese dell’Everest dalla squadra di Share Everest 2008 non ha precedenti. A Colle Sud, a 8.000 metri di quota, è stata installata una stazione di monitoraggio meteorologico che trasmette regolarmente, ogni ora, dati atmosferici fondamentali per studiare i cambiamenti climatici.

“Sono estremamente orgoglioso di questo nuovo successo – commenta Agostino Da Polenza – Gnaro, Marco e Michele sono riusciti in un’impresa unica: installare senza l’ausilio di ossigeno una stazione meteo-climatica nel punto più alto oggi raggiungibile con questo tipo di strumentazioni. E lo hanno fatto in condizioni ambientali davvero critiche, con vento forte e temperature gelide”.

“Questa stazione – continua Da Polenza – andrà ad inserirsi nel network di monitoraggio ambientale SHARE, fornendo dati unici e irripetibili proprio per la quota a cui vengo rilevati e andranno a colmare un tassello importante nei grandi progetti internazionali di monitoraggio promossi da Unep e World Meteorological Organization”.

I primi par ametri rilevati alle 16 ora locale durante la prima connessione automatica, sono quelli rilevati a: temperatura esterna -17°, umidità 41.3 millibar, pressione 382.1 millibar, vento direzione 262.8, vento intensità 12.8 metri secondo, radiazione solare 711.9 watt a metro quadrato, temperatura interna stazione meno 8.7 gradi, ultravioletti canale A 30.4 watt a metro quadrato.

“E’ la prima volta nella storia che la pressione a 8000 metri di quota viene rilevata da una stazione fissa a terra e non da un pallone aerostatico” dichiara orgoglioso Giampietro Verza, responsabile tecnico delle stazioni di monitoraggio EvK2Cnr che ha guidato passo passo gli alpinisti nell’attivazione della trasmissione dati dalla stazione.

La squadra di SHARE Everest 2008 è partita questa notte alle tre, ora locale, dalle tende di campo 2 (6.400 metri di quota). Dopo 8 ore di scalata gli alpinisti sono giunti a Colle Sud, 8000 metri di quota, con l& rsquo;attrezzatura della stazione meteorologica trasportata da loro e da alcuni sherpa. Il primo ad arrivare è stato Mondinelli, che ha individuato il luogo migliore per l’installazione e ha iniziato a lavorare nonostante la bufera a 50 chilometri orari che ostacolava i movimenti e la respirazione. Dopo poco lo ha raggiunto Michele Enzio e infine Marco Confortola con la parte rimanente dei materiali, trasportati da alcuni Sherpa.

In un’ora e mezza, Mondinelli e compagni hanno montato l’attrezzatura, lavorando a ottomila metri di quota sempre senza ossigeno.
“E’ stata dura ma ce l’abbiamo fatta – ha detto Mondinelli -. Siamo mezzi congelati, ma abbiamo montato la stazione a Colle Sud, a 8mila metri di quota, in circa un’ora e mezza. La bufera ci ha messo in difficoltà ma abbiamo fatto bene a tener duro. Nonostante il vento e il freddo siamo riusciti a portare a termine il lavoro e ad inviare i primi dati alla Piramide. E&rs quo; una grande soddisfazione”.

Mondinelli e compagni hanno compiuto un’impresa davvero memorabile, calcolando il peso che hanno dovuto portare lassù. “La stazione pesa intorno ai 50 chilogrammi – spiega Gian Pietro Verza, e che ha coordinato l’installazione da Laboratorio Osservatorio Piramide –. Gli alpinisti l’hanno portata a Colle Sud con tutta l’elettronica di scorta disponibile, per far fronte a qualsiasi problema. Hanno montato velocemente la parte meccanica, sulla quale erano ormai ferrati dopo l’addestramento dei giorni scorsi. E poi li ho guidati nell’attivazione della trasmissione dei dati in modalità continua”.

“Da Colle Sud – prosegue Verza – c’è un collegamento radio di una decina di chilometri fino al Kala Patthar. I dati cioè viaggiano da una quota di 8000 metri fino a 5600 metri. Da lì vengono trasmessi via radio allo shelter ABC pyramid e quindi a un computer dedicato della Piramide che ogni ora scarica i dati. Il server della piramide li preleva dal disco di questo computer e li trasferisce in Italia.

“La stazione di Colle Sud – spiega Bonasoni, responsabile scientifico del progetto Abc Pyramid – rappresenta una sfida alpinistica e tecnologica di tutto riguardo e costituisce un punto eccezionale di osservazione meteorologica in grado di fornire un importante riferimento meteorologico, l’unico ad 8000 metri, che integra la rete SHARE nella Valle Khumbu, contribuendo allo studio dei fenomeni di circolazione atmosferica, scambio dei masse d’aria tra stratosfera e troposfera, gradiente termico”.

“La stazione inoltre – prosegue Bonasoni – fornirà anche preziose informazioni alle spedizioni alpinistiche, integrando le previsioni meteo già fornite dal Meteorological Forecasting Division – Department of Hydrology and Meteoro logy (DHM) che il Governo nepalese mette a disposizione ed a sussidio delle spedizioni alpinistiche in Himalaya”.

La complessa strumentazione che costituisce la stazione di monitoraggio di Colle Sud è stata realizzata dall’azienda italiana Lsi-Lastem, ed è in grado di campionare e acquisire i dati ambientali relativi a temperatura e umidità dell’aria, velocità e direzione del vento, radiazione solare e pioggia. Si tratta di un macchinario di finissima precisione, capace di resistere i freddi gelidi e alle pressioni degli ottomila metri di quota.

“Per garantire il funzionamento della stazione anche durante i lunghi mesi invernali – spiega Verza – abbiamo pensato a ben tre sistemi di alimentazione indipendenti e collegati in modo che qualunque di essi possa andare in avaria senza compromettere il funzionamento della stazione. Oggi gli alpinisti ne hanno installato uno. Nei prossimi giorni risaliranno per collegare a nche i pannelli solari e le batterie di scorta, oltre che per tarare gli strumenti alla luce delle verifiche che porteremo avanti. Allora l’installazione della stazione meteo Colle Sud sarà completata al cento per cento”.

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