Come ottenere l'autorizzazione a non pagare il Canone RAI

Un lettore di Punto Informatico racconta la procedura burocratica con cui si è aggiudicato l’autorizzazione a non pagare il Canone RAI, richiesto non più solo per i televisori ma anche per una serie di altri apparecchi elettronici.

Buon giorno! Sono uno dei pochi fortunati che ha in mano una lettera della RAI che lo AUTORIZZA a non pagare il canone. Come ci sono riuscito? Semplicemente seguendo la legge e quanto previsto dal Regio Decreto R.D.L.21/02/1938 n. 246, convertito in legge il 4 giugno 1938, n. 880.


Chiariamo un punto. Il canone, come tassa di possesso, non si può “disdire”, anche se la formula “disdetta” verrà usata sul vaglia. Però si può chiedere alla RAI la “suggellazione” dell’apparecchio “atto alla ricezione del segnale televisivo”. Una volta in attesa della suggellazione (che di solito non arriva mai) si ha il DIRITTO di non pagare il canone.

Veniamo alla pratica.

1) Bisogna essere in possesso del libretto di abbonamento alla televisione, dal quale ricavare il “numero di ruolo”. Se non lo si ha, si chiede un duplicato con raccomandata A.R. all’indirizzo degli abbonamenti Tv (1° ufficio entrate Torino – S.A.T Sportello Abbonamenti Tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino).

2) Non si devono avere pendenze con il SAT (arretrati, multe, etc.)

3) Versare 5,16 euro con vaglia postale (non con il bollettino ordinario), specificando nella causale del versamento “per disdetta canone numero di ruolo: (scrivete il vostro numero di ruolo)”. Beneficiario del versamento è il S.A.T. casella postale 22, 10121 TORINO, l’agenzia di pagamento è TORINO VAGLIA E RISPARMI (non sempre questo è chiesto)

4) Staccare dal libretto la cartolina “d”, (la “b” se il vostro libretto è recente) intitolata “denuncia di cessazione dell’abbonamento tv”. Barrare la casella 2 che riporta la richiesta di suggellamento. Quindi compilare gli spazi in bianco riportando il numero del vaglia e la data del versamento. Più sotto, trovate lo spazio per la data di spedizione della cartolina, riportatela e apponete la vostra firma. Sul retro della cartolina riportare nome, cognome e indirizzo del titolare che intende disdire. Correggete eventualmente il vecchio indirizzo URAR TV in SAT. Se non avete la cartolina per la denuncia di cessazione dell’abbonamento, usate la cartolina per le comunicazioni generiche e scrivete:

Il sottoscritto (nome, cognome, indirizzo) chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare il televisore (numero di ruolo:…) a colori detenuto presso la propria abitazione. A tale scopo ha corrisposto l’importo di 5,16 euro a mezzo vaglia postale n…. del…/…/… sul quale ha indicato il numero di ruolo dell’abbonamento.

Fate una fotocopia della cartolina (davanti e dietro). L’originale della cartolina va spedito con raccomandata ricevuta ritorno all’indirizzo già stampato.

5) Attendere il ritorno della ricevuta di ritorno

6) Spedire con raccomandata A.R. il libretto di abbonamento originale completo con tutto quanto attaccato, tenendovi a casa le ricevute dei pagamenti degli ultimi 10 anni, sempre all’indirizzo del SAT.

Tutto questo va completato entro il 30 novembre, pena dover ricominciare da capo.

A fronte di quanto sopra, la RAI vi scriverà chiedendo i vostri dati anagrafici (ma non li avevano già?), la marca dell’apparecchio da suggellare e dove si trova. A me personalmente ha chiesto altri 3,24 euro (non so a che titolo) che ho pagato volentieri, dicendomi di rimanere in attesa della suggellazione dell’apparecchio.

Ricordo a tutti che il funzionario RAI NON ha il diritto di entrare a casa vostra, a meno che non sia accompagnato da un finanziere o carabiniere. Quindi il televisore glielo potete far trovare FUORI dall’uscio.

Bene. Sono tre anni che attendo, e quest’anno la RAI mi ha scritto che “dato che non risulta alcun abbonamento a mio nome, le modalità per accendere un nuovo abbonamento sono…”.

EVVIVA! Ho sconfitto il Burocratosauro!!!

Cesare B.

Fonte: Punto Informatico
Condivido
7 Commenti
  • ademiro
    Ottobre 28, 2008

    mitico

  • Antonio de Franco
    Gennaio 2, 2009

    IL CANONE RAI NON E’ PER NULLA OBBLIGATORIO
    e lo si può facilmente disdettare e NON pagare. Già dal canone 2009 però occorre sbrigarsi e fare la raccomandata entro questo mese di gennaio 2009.
    E’ infatti materialmente e formalmente impossibile per la Rai (ente impositore della imposta) riuscire a dimostrare il possesso del televisore da parte del contribuente per assoggettarlo e obbligarlo a pagare. Il televisore è un bene mobile fungibile. In verità il canone Rai è una tassa sulla autodelazione del contribuente che lo paga ritenendosi erroneamente obbligato.
    Non vi siete mai chiesti come mai non esiste una legge che sanziona la mancata denuncia del televisore? Come mai non esiste una legge che obbliga ad autodenunciare il possesso del televisore?
    Basta queste domande retoriche per confermare quanto detto sopra cessando il vostro scandalo che avete pagato un canone senza sapere cosa in effetti pagavate. Allora a questo punto seguite la seguente procedura per non pagare questo indebito:
    a) fare la disdetta col modulo rai dichiarando – con l’allegata autocertificazione su modulo Rai – di non possedere il teelvisore. L’autocertificazione è senz’altro vera e non falsa in quanto si riferisce al televisore che si aveva quando avete iniziato a pagare il canone.
    La disdetta è immediatamente efficace e se la fate entro il 30 gennaio 2009 POTETE NON PAGARE GIA’ IL CANONE RAI 2009.
    b) a questo punto le legge non vi obbliga ad autocenunciarvi per cui attenderete il controllo di rito (fra qualche mese, fra qualche anno o mai) ma intanto non avendo abbonamento continuate felicemente a non pagare.
    c) Nel caso in cui viene l’addetto al controllo non dovete nascondere nulla e fargli vedere (se è autorizzato ad entrare in casa) immediatamente la televisione che avete. Lui provvederà a verbalizzare l’apertura di un nuovo abbonamento e, voi, seduta stante GLI DITE CHE INTENDE FAR SUGGELLARE E DI SUGGELLARE IL TELEVISORE.
    A questo punto l’addetto chiude baracca e burattini e se ne va non prima di avervi detto: fai quello che vuoi se vuoi paga se non vuoi sono fatti tuoi.
    Il nuovo abbonamento non viene aperto per cui continuerete a non pagare.
    d) Cosa succede per il suggellamento? Niente. Continuerete a vedere la televisione in quanto da quando il canone Rai è una tassa di possesso (1990) non è stato fatto neanche un suggellamento in tutta italia, che consiste nell’insaccare in un sacco dii juta il televisore.

    Non seguite la disdetta consigliata dalla Rai (e da Aduc) che contiene un tranello: loro vi fanno fare la disdetta con richeista di suggellamento. In questo modo la disdetta non è immediatamente valida ma bisogna attendere il permesso della Rai che lo da solo per l’85% di chi ha richiesto il suggellamento.
    Solo che in tal modo – cioè chiedendo il suggellamento all’inizio – date la prova senza volerlo e saperlo del possesso del televisore e così vi siete fregati con le mani vostre stesse.
    —-
    PER SCARICARE I MODULI DELLA DISDETTA CLICCATE SU:
    http://www.MABONLINE.ORG/CANONERAI.PHP
    se volete ricevere gratuitamente il disciplinare potete richiederlo alla e-mail sul sito.

  • francesco
    Gennaio 21, 2009

    salve sig. antonio de franco…..io non ho mai avuto canoni intestati a mio nome…. quindi se mi dovessero arrivare avvisi di pagamento e se poi vengono a “farmi visita” devo comportarmi come da punto c del suo “manuale” ??

  • Ivan Agliardi
    Gennaio 22, 2009

    Ad onor del vero, l’intento del mio post non era quello di diffondere informazioni su come dismettere il canone RAI: volevo solo riportare l’esperienza di un cittadino alle prese con la consueta burocrazia. Lascio comunque i vostri commenti perché li ritengo interessanti e senz’altro utili a qualcuno.

    Personalmente credo che il canone RAI sia un’anomalia e che i metodi della sua riscossione siano spesso più rozzi e brutali di quanto si possa immaginare. Vi faccio un esempio: tre anni fa ho cambiato domicilio e la RAI ha continuato ad inviare – con italica efficienza – i bollettini per il pagamento del canone al vecchio indirizzo, dove un’altra persona (che si è tenuta il televisore) avrebbe dovuto provvedere al loro pagamento. Questo, ahimè, non è accaduto ed io mi sono ritrovato – a distanza di oltre tre anni – con un plico di vecchie intimazioni di pagamento – ormai scadute – provenienti dall’agenzia incaricata alla riscossione. Io, ovviamente, ho provveduto a saldare l’intero importo, comprensivo di more. Ma davvero mi domando a che cosa serva questo canone, chi lo paghi davvero (francamente, con tutti i problemi che già hanno mi sembra inverosimile che in certe realtà del nostro Meridione i cittadini si privino di 107,00 EURO per guardarsi la televisione) e perché si debba giungere a minacciare il sequestro dell’automobile per un importo ridicolo. È successo a me: uno degli ultimi avvisi minacciava il sequestro del mio veicolo in caso di mancato pagamento dei vecchi canoni RAI.

    Insomma, voi fate quello che vi sentite di fare: se riuscite a liberarvi da questo balzello ridicolo avete la mia benedizione. Se invece non volete avere scocciature e – come me – intendete continuare a pagare per non vedere programmi di pessima qualità, realizzati e condotti da parastatali e raccomandati di ogni colore politico, consolatevi ricordando che non siete i soli e che, in ogni caso, questo Paese funziona così. Ovvero molto male.

  • ADRIANO BAGLIONI
    Dicembre 7, 2009

    SE LA NON TRASMETTERA’ OPERE (TIPO LA PRIMA DELLA SCALA IN DIRETTA O DIFFERITA), ALLA FINE DEL 2010, NON RINNOVERERO’ PIU’ L’ABBONAMENTO PER IL 2011.

  • ADRIANO BAGLIONI
    Dicembre 7, 2009

    PERCHE’ LA RAI NON TRASMETTE IN DIRETTA O DIFFERITA LA PRIMA DELLA SCALA? E COMUNQUE NON TRASMETTE MAI DELLE OPERE?

  • ANGELO LO PIANO
    Febbraio 3, 2010

    PERCHE LA RAI NON FA COME GLI ALTRI GESTORI CHE METTE UNA SCHEDA (TIPO MEDIASET PREMIUM) COSI STACCA CHI NON PAGA ALLA FINE DELL’ABONAMENTO CHE UNO SCIEGLIE

Leave a comment